Dal 1° luglio al 1° settembre a Soverato, la exCOMAC, uno spazio che prende il nome dalla società che in quell’edificio si occupava di commercio all’ingrosso di legname e materiale da costruzione, tornerà a vivere attraverso mostre, una rassegna musicale, installazioni, performance, street food festival, street art e un marketplace. L’interessante progetto, gestito in collaborazione con il Comune di Soverato (Cz), è curato dall’associazione no profit Superbo che ha come focus la riqualificazione e il recupero di strutture e spazi urbani abbandonati e decadenti, riportandoli a nuova vita e nuovo valore grazie a contenuti creativi e innovativi. Una struttura industriale di 1500 mq, composta da uno spazio interno delimitato da mura alte oltre 4 metri e uno spazio esterno, che diviene un polo culturale e d’intrattenimento, unico nel suo genere per il territorio calabrese, ospitando realtà di rilievo nazionale e internazionale. Una ex fabbrica dismessa si trasforma, prefigurando il futuro, in un contenitore di arte, musica e cultura a cielo aperto: nei prossimi anni la rigenerazione del patrimonio esistente sarà un passaggio quasi obbligato per uno sviluppo davvero sostenibile. Una rinascita urbana attraverso l’innovazione sociale perché, come sostiene Giovanni Campagnoli, “Il nostro paese è passato, nel giro di pochi anni, da un’Italia formata da persone senza spazi, ad una realtà di spazi senza più persone.” Lo scrive nel suo libro Riusiamo l’Italia. Un titolo azzeccato che illustra la strada per un futuro possibile iniziato a Soverato con la exCOMAC, una nuova “fabbrica della conoscenza”.