“Love is gone, but the scar will heal”
Così diceva il titolo della mostra dedicata alla fotografia, pittura, installazioni video e scultura di Lee Yong Baek (Kimpo, 1966) alla Biennale di Venezia nel 2011.
La mostra comprendeva quello che era il frutto di dieci anni di lavoro dell’artista coreano ma a lasciarci estasiati è stata “Angel Soldier” (2011), una serie di fotografie e video raffiguranti un caos del tutto floreale, gaio e trasognante che sta a celare però – tra i petali – le angoscianti figure di alcuni soldati pronti alla guerra.
L’impatto che si subisce è inizialmente surreale, fantastico, paradisiaco, mentre una seconda analisi rivela l’esatto opposto: ombre maligne dietro una realtà fiorita.