Piscine abbandonate, panchine libere e automobili vuote sono i principali soggetti degli scatti di John Bennett Fitts, fotografo statunitense nato a Kansas City, Missouri nel 1977.
Una sedia non occupata o una giostra senza bambini, sono tutti elementi che rimarcano l’assenza dell’essere umano da luoghi o situazioni che normalmente lo vedono protagonista.
Questa è la caratteristica principale del lavoro di Fitts, quel continuo rimandare all’essere umano che però nei suoi scatti non appare mai, tutto ciò accompagnato dall’abilità di esaltare con la luce la malinconia di paesaggi abbandonati.
Dopo la sua serie “No Lifeguard on Duty” (1° posto all’International Color Awards nel 2006), nella quale catalogava e ritraeva esclusivamente piscine di motel abbandonati degli anni ’60, inizia un lavoro più variegato e sempre più vicino all’uomo con la serie “Images from the center of the contiguous United States”, dove affianca al suo stile ormai definito una prima e personalissima analisi ai dettagli ornamentali di esterni di case, fino ad avvicinarsi sempre più alle texture di muri o altri elementi urbani sia interni che esterni, sviluppati poi con particolare precisione nella serie “Industrial landscap[ing]”.
“Credo di essere sempre stato affascinato dalla desolazione dell’architettura. È qualcosa che ti respinge e attira allo stesso tempo.”