“Le case raffigurate in questa serie non si riferiscono solo al particolare. Sono immagini di assemblaggi spaziali, di tipi di palcoscenici in cui potrebbe essere emanata una serie di ben diverse (e forse incompatibili) narrative. This is not a house emerge proprio in quel frangente in cui le parole chiare vacillano, dove il linguaggio è disturbato. Ci lancia nelle antinomie della percezione e l’esistenza, l’esplorazione di limiti e confini instabili.” – Edgar Martins
“This is not a house” è ritenuta dai critici una delle più importanti e toccanti serie fotografiche degli ultimi anni. Riprende un tema importante come quello della crisi dei mutui subprime che hanno devastato il mercato immobiliare (e non solo) americano.
Queste foto del 2008 sono opera del fotografo portoghese Edgar Martins, nato a Évora, ma cresciuto a Macau. Sono state scattate per il New York Times Magazine e utilizzate come mezzo di informazione per contestualizzare questo importante fenomeno in uno scenario moderno.
Martins presenta case costruite e mai abitate, zone pronte per essere edificate ma rimaste vuote, cantieri fermi e lavori incompiuti.
Il lavoro è stato svolto tra novembre e dicembre del 2008. La ricerca dei luoghi è avvenuta in otto diversi stati americani, in sedici siti accuratamente ricercati per esprimere nel miglior modo l’impatto di questa crisi.
Nonostante tratti un tema di fondamentale importanza, Martins non distoglie l’attenzione dal ricercare la perfezione negli scatti, come solo i grandi artisti sanno fare. Le inquadrature sono perfette, le luci e i colori esprimono una forte nostalgia, accompagnata da un senso di pace e smarrimento dettati dal vuoto e dall’assenza dell’uomo.
Martins parla di contraddizioni e di antinomie, se questa non è una casa, cos’è in realtà? Sono forme senza contenuto, case per come dire “incompiute”, che non hanno raggiunto il loro scopo, quindi non sono case (This is not a house).