Le sue opere colpiscono per il colore e ricordano le atmosfere della pop art e le serigrafie di Andy Warhol. Ma non è tutto. Lui è uno degli esponenti del “riuso”, per cui sulle sue tele si intrecciano stoffe riciclate e reinterpretate.
Questa settimana Artwort ha incontrato Giuliano Chierchio.
Come ti autodefiniresti?
E’ difficile darsi una definizione, preferisco sempre che siano gli altri a darmela. Anche se dipingo su stoffa non mi definisco un vero pittore, direi più un artista.
Cos’è per te l’arte?
Ti rispondo rifacendomi a Marcel Duchamp: potenzialmente tutto può essere considerato arte. L’arte, a mio avviso, rappresenta un gioco dove la fantasia e l’inventiva sono i punti cardine.
Quali sono le tue ispirazioni, gli artisti che maggiormente influiscono sul tuo operato?
Andy è stato un personaggio importante per l’arte. Le sue opere hanno sempre catturato la mia attenzione. Quale miglior modo di omaggiare uno dei maggiori esponenti della pop art se non con un progetto che lo vede come perno principale.
Cosa cerchi di comunicare attraverso le tue opere?
Quando creo un’opera il mio unico scopo è quello di dar vita a qualcosa che fino a quel momento esiste solo nella mia mente. Dare la possibilità a chiunque di vedere ciò che immagino.
Quanto è importante per te il colore, e come lo scegli?
Guardando le mie opere si capisce che il colore la fa da padrone. Usando stoffe riciclate non ho la possibilità di poter scegliere la cromia desiderata, la scelta sta solo nelle sensazioni.
Qual è la tua piu’ grande ambizione? Dove vorresti essere tra 10 anni?
Bella domanda. In tutto quello che faccio cerco sempre di emergere e non essere uno come tanti. Sono sempre alla costante ricerca della perfezione. Non c’è dubbio che i margini di crescita e di miglioramento sono ampi, la strada è ancora molto lunga.
Non guardo mai al futuro lontano. Spero solo di lasciare un segno, seppur piccolo, con le mie opere.
Progetti per il tuo futuro?
Se ti dessi la possibilità di guardare nella mia mente credo che fuggiresti dopo due secondi. Ho mille idee e mille cose da realizzare ma come sempre pochissimo tempo. Ovviamente il tempo non esiste e allora ho tutta l’eternità per realizzarle.
Biografia
Giuliano Chierchio è nato alle falde del Vesuvio nel Febbraio del 1982. Figlio di artisti del tessuto, si dedica al disegno sin da piccolo. Spinto dall’enorme passione per l’arte, solo dopo aver concluso gli studi in archeologia, decide di dedicarsi con maggior impegno e frequenza alla pittura prendendo parte ad un primo concorso nel Dicembre del 2012 ad Amalfi con l’opera “Frammenti”.
Da quel momento la carriera artistica è stata un crescendo, arrivando ad esporre al CAM di Casoria nel Febbraio del 2013 con l’opera “Lascia parlare l’arte”.