“Ho avuto fortuna, mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto: la Londra degli anni ’60. […]Avevi l’impressione che ogni giorno succedesse qualcosa di rivoluzionario”.
Classe 1938, Terry O’Neill nasce e cresce nella Swinging London. E’ stato uno dei primi fotografi ad abbandonare lo studio per andare in giro con la sua 35mm a cogliere situazioni e ritagliare spazi intimi nella folla (e follia) di quei tempi.
Backstage, set cinematografici, concerti, conferenze stampa: i soggetti delle sue foto sono i celebri personaggi del mondo dello spettacolo, i “belli impossibili”, le dive irraggiungibili vestite di freddi diamanti e lunghi abiti da sera.
Il suo operato è incentrato su un unico fil rouge: il culto della celebrità, l’esaltazione della persona.
Tuttavia, O’Neill è riuscito a fornirci immagini diverse dal normale, in cui dietro la maschera pubblica del divo riusciamo a vedere la persona, a conoscerla.
Ed è così che vediamo Jane Fonda, lontana da un set, assorta nei suoi pensieri, Keith Richards esausto la mattina dopo un concerto e Faye Dunaway con lo sguardo immerso nel vuoto il giorno dopo aver ricevuto l’oscar per Quinto Potere.
Persone oltre il mito, è così che Terry ha ritratto le Pop-Icons.
Le fotografie di Terry O’Neill sono a Roma a Palazzo Cipolla, fino al 28 settembre.