Chiudete gli occhi ed immaginate l’ambiente domestico del futuro.
Non è di domotica che parliamo, né dell’avanzamento tecnologico che travolgerà le abitazioni nella prossima decade, ma di un domani che parte dalle attuali problematiche e non lascia ad altri il compito di risolvere le “malattie” d’oggigiorno.
Alla Philips il motto è :
“La nostra missione è quella di migliorare la qualità della vita delle persone mediante la tempestiva introduzione di innovazioni significative“.
“Da quando i fratelli Philips fecero emergere Eindhoven dall’oscurità, la nostra missione è di essere un’azienda che faccia la differenza.
Un’azienda che non solo offra valore agli azionisti ed ai propri dipendenti, ma una che migliori la vita delle persone.
Oggi, la nostra missione è più rilevante che mai.
Siamo convinti che facendo scelte audaci, per migliorare la vita delle persone, raggiungeremo il nostro scopo.
Crediamo che la nostra missione sia un percorso e non una destinazione.
Siamo convinti che il modo per realizzare la nostra missione sia la continua l’innovazione.
Siamo convinti che per innovare, occorra arrivare al cuore del problema.
La nostra missione è per i pionieri, i coraggiosi.
E sebbene sia la strada più difficile da prendere
È la ragione per cui usiamo la tecnologia per migliorare la vita di miliardi di persone.
È la ragione per cui Philips crea innovazioni per migliorare la tua vita”
(Philips – Innovation and you)
Alla Dutch Design Week 2011, l’approccio eco-friendly di Philips, non è stato uno “specchio per le allodole“. La casa di domani, in mostra presso la Galleria Piet Hein Eek, terrà conto della crisi energetica e di risorse primarie, riutilizzando gli scarti come fonte di energia autonoma domestica. Non LED ma bio-luminescenza, non frigo A+++ ma refrigerazione naturale, non raccolta differenziata bensì microbi e funghi che decompongono avanzi generando bio-gas: “Microbial Home” è un esperimento eco-consapevole.
Come spiegano i progettisti: “Consideriamo la casa come una macchina biologica per filtrare, elaborare e riciclare ciò che convenzionalmente consideriamo rifiuti“.
Il concetto di “Casa Microbica” by Philips Design adotta un approccio sistemico alle attività domestiche, mettendo in comunicazione i vari devices in un sistema ciclico di input e di output che minimizza gli sprechi.
Il Bio-digester Island è l’hub centrale della Microbial Home. Attraverso il compostaggio dei rifiuti e grazie a microrganismi batterici, produce e distrubuisce all’intero circuito, bio-gas per cottura, illuminazione e riscaldamento/refrigerazione.
Larder è un tavolo da pranzo che permette di conservare naturalmente i cibi freschi attraverso il metodo di refrigerazione evaporativa.
Il centro del tavolo è composto da scatole in terracotta la cui superficie esterna è riscaldata dai tubi dell’acqua calda (attraverso il bio-digestore).
Il Paternoster utilizza la coltura dei funghi per bio-degradare i sacchetti di plastica producendo, in cambio, funghi commestibili.
Lo Urban Beehive è stato progettato per facilitare l’apicoltura nazionale. Installato in una parete perimetrale, dal lato esterno offre un tunnel d’entrata alle api (fiori compresi), dall’altro un alveare prefabbricato da colonizzare sotto i nostri occhi.
Bio-light provvede in parte all’illuminazione della casa servendosi di batteri bio-luminescenti per generare luce, mentre Filtering Squatting Toilet alimenta quello che è il circuito di bio-gas casalingo.
Il progetto intende incoraggiare le famiglie a ridurre il loro notevole impatto ambientale e creare consapevolezza delle quantità d’energia consumata dagli elettrodomestici. Un design visionario che è valso alla Philips, il Red Dot Design Award Luminary 2011.