Corinne Rozotte, classe 1969, è una fotografa francese ma anche e soprattutto una sociologa.
Il suo lavoro si sviluppa principalmente attorno ai temi dell’industrializzazione, la solitudine, la vecchiaia, gli animali e l’ambiente. Le sue foto sono spesso accompagnate da parole, versi e poesie che lei stesso compone.
Attraverso la tecnica multiespositiva, Corinne Rozotte riesce a comunicare con le foto e a far di un’unica immagine una vera e propria raccolta di pensieri.
Il tema ricorrente nei suoi ultimi progetti è senza ombra di dubbio quello del rapporto tra animali e uomo.
“Recognizing that the relationship between humans and animals is often a relationship of power and subjugation, one of the major issues of my photographic work is to remind us that animals, just as humans, are sentient and conscious beings. I consider animals like us, passengers on this planet.”
È così che la fotografa ci introduce alla visione della serie “Les Passagers – Bestiaire post-moderne”.
Cani e animali domestici, ma non solo, sono ritratti con background futuristici e allo stesso tempo inquetanti. Il colore appare tetro e spento come anche i soggetti. Trasparenti sguardi tristi e solitari, o impressionanti scheletri animali si sovrappongono ad ambienti industriali, cementifici e zone di macello. Il messaggio qui è una chiara critica a ciò che l’uomo sta compiendo nei confronti della natura: un vero e proprio massacro.
Ogni foto della serie è un insieme di Europa e Asia, per cui l’animale o il background si differenziano per la provenienza ma si uniscono per il significato anti globalizzazione.
La fotografa vuole dimostrare quanto di contraddittorio ci sia nell’uomo, che ha il pieno controllo sulla vita e la morte di tutti gli animali ad eccezione di quelle “specie protette”, le stesse che prima hanno subito il suo attacco. Gli animali hanno anche essi dei diritti, e in queste foto sembra quasi che i loro sguardi parlino da sé.