È ormai sotto gli occhi di tutti quanto i cartacei che si occupino di fotografia stiano sviluppandosi ed affermandosi sul mercato. Che siano autoprodotti o frutto del lavoro di un piccolo editore indipendente il risultato non cambia, tanto che anche le grandi case editrici hanno creato spazi appositi nei loro cataloghi per questa sezione. Uno dei problemi, riscontrabile a qualsiasi livello della faccenda, è il costo non solo per la produzione del libro in questione e per la sua diffusione ma, inevitabilmente quindi, anche quello per il suo acquisto da parte dell’utilizzatore finale. Non è una sorpresa quindi che alcuni piccoli editori abbiano iniziato a pensare a dei metodi per sopperire al problema inventandosi formati più accessibili e convenienti sia per l’artista che per il consumatore.
Fa parte di questa categoria di editori appena descritta la società con sede nel Regno Unito AGLU, che realizza e vende libri fotografici a prezzi accessibili e stampe degli artisti coinvolti nelle pubblicazioni. La particolarità del formato risiede nel fatto che il tutto è concentrato in uno spazio di 10.5 x 14 cm. Libricini tascabili quindi, con un buon rapporto qualità stampa / carta ed un prezzo accessibile: 5 sterline.
Scendendo nel dettaglio del catalogo, tre sono i libri presentati per quest’ultimo scorcio d’estate:
In Arizona Gold gli scatti di Sam Launius sono protagonisti di un racconto architettonico e non della città di Tucson, percorsa in bici e fotografata nelle ore immediatamente precedenti l’alba. Da qui il titolo, d’altronde, si sa, il mattino ha l’oro in bocca. E in queste pagine potrete ammirarlo ogni volta che vi pare.
In Light Years protagoniste invece sono le foto di Adam Geary che raccontano le storie della sua città in cui le distanze percorse si misurano con la luce del giorno. Un taglio geometrico e ordinato caratterizza il susseguirsi di foto collegate tra di loro a livello cromatico, un viaggio alla ricerca della tranquillità, con la volontà di sfuggire al trambusto cittadino.
L’ultima uscita è invece Murmur, sempre di Adam Geary, il cui intento è quello di ricordarci della fragilità della nostra esistenza ed il modus operandi utilizzato è quello di andare ad immortalare il passato attraverso le ombre ed i dipinti o quel che resta di loro sulle pareti ormai invecchiate. Un segno che qualcosa è passato per quei luoghi ed ha lasciato il segno. Una testimonianza di ciò che è stato e che spesso tendiamo a non notare distratti dalle nostre vite frenetiche.
In ultima analisi, la soluzione trovata dai ragazzi di Aglu è senza dubbio ottima per permettere la diffusione dei lavori di persone che altrimenti, difficilmente, potrebbero essere così accessibili. Si sacrifica ovviamente un po’ la qualità del supporto, soprattutto dopo un paio di utilizzi viste le dimensioni e la necessità di dispiegare il tutto per bene per poter ammirare al meglio gli scatti. Ma visto il prezzo accessibile, nulla vieta di ricomprarli per collezionarli o semplicemente di accontentarsi di un’offerta così stimolante. Per tasche e mente.
Qui è possibile acquistare tutte le pubblicazioni e le stampe AGLU.