“Il mio impegno è trovare un’alterità dell’arte. Ho voglia di fantasia e non di farmi condizionare dalla quotidianità.”
Dal 3 ottobre la GAMeC di Bergamo ospiterà “er” “SIMULÀCRUM” “amò”, una personale di Luigi Ontani, curata da Giacinto di Pietrantonio.
Ontani è noto soprattutto per i suoi tableaux vivants, ovvero delle performance, iconografie viventi in cui l’artista trasformato e travestito impersona figure storiche, mitologiche, letterarie e popolari della storia dell’uomo. Lo troviamo nelle vesti di Dante, di Pinocchio, di Garibaldi, di San Luca di Caravaggio e così fino a ritrovarlo protagonista in situazioni ormai troppe lontane dagli eventi della nostra società, ma ancora vicine ad un mondo senza tempo quale l’arte.
Ontani predilige la fotografia come strumento per rappresentare ciò che più interessa alla sua analisi. Secondo l’artista, è la tecnica che meglio si presta alla “poetica dell’essere altrove” in cui arte e vita non sono più divise da distanze temporali o fisiche.
I lavori scelti per la personale sono: DaviDRatto, Pinocchio, Dante, Le Ore, Il dittico EvAdamo, San Sebastiano nel bosco di Calvenzano d’après Guido Reni, Meditazione après de la Tour e un ciclo indiano che include anche alcuni dei suoi ultimi lavori.
La mostra accoglie i lavori dell’artista bolognese con un catalogo bilingue edito da GAMeC Books e curato e arricchito da testi di Giancinto di Pietrantonio e Laura Cherubini.