Peter Zimmermann è un artista contemporaneo tedesco, le cui opere sono contraddistinte da una matericità carica di luce e colore.
Strumenti tipici della sua arte sono Photoshop e l’aerografo, ma il suo segno distintivo è sicuramente l’uso della resina epossidica, che nelle sue mani si trasforma in un elemento moderno e ipnotizzante.
Due sono le collezioni che meglio rappresentano la sua poetica. La prima si intitola “Book Covers”, una serie in cui l’artista rielabora e riproduce le copertine di monografie, guide turistiche ed enciclopedie, con un particolare focus sugli “Art Book Covers“.
Le copertine sono interamente realizzate con la resina e rendono già evidente l’approccio manuale di Zimmermann alla creatività.
La seconda collezione più rappresentativa e ancor più nota si intitola “Blob Paintings”, più raffinata e ricca di interpretazioni nascoste. Queste opere partono dalla rielaborazioni di immagini fotografiche distorte fino alla completa alterazione, alla riduzione all’osso della figuratività in favore di sagome indefinite. Queste immagini, diventate ormai astratte, vengono poi trasferite su tela e coperte da resina, fino a creare una stratificazione omogenea e iridescente.
La forma astratta diventa catalizzatrice di luce che ha inevitabilmente un grosso impatto sull’osservatore. All’interno delle sue opere è possibile rispecchiarsi, osservare la propria immagine rilucente di bagliori multicolore.
La poetica di Zimmermann è interessante perché mostra l’intento di adoperare all’estremo la tecnologia, rendendola pittura, non meramente raffigurativa, ma rappresentativa di un ingegno estremamente personale e sensibile.
La consistenza dei suoi quadri sembra gelatinosa, ma al tatto è dura. Osservando una sua opera è impossibile non soffermarsi e domandarsi come egli l’abbia creata, non avvicinare il naso o allungare le dita. Si è completamente rapiti da quest’arcobaleno giocoso e penetrante.
Per guardare l’intera serie Blob Paintings e gli altri lavori di Peter Zimmermann, date un’occhiata al suo sito internet.