Il giorno dopo aver compiuto otto mesi siamo qui a raccontarvi di una nuova avventura che comincia oggi ma si materializzerà col nuovo anno.
Da agosto abbiamo iniziato a rendere concreta un’idea che avevamo fin dal primo giorno: una rivista cartacea, convinti che la carta in sé non sia in crisi, ma che in crisi sia il modo, vecchio, in cui viene utilizzata.
Dicevamo di una rivista quindi, ma non basta. AWM (questo il nome) è sì una rivista, ma di sole immagini, da sfogliare e mostrare orgogliosamente. I contenuti testo e video saranno consultabili attraverso un’app che uscirà contestualmente al numero #00 e che interagisce con la rivista attraverso la Realtà Aumentata.
Tra le mani avrete un magazine curato nell’impaginazione come nei materiali, dalla prima all’ultima pagina; i contenuti (video – foto – testo), invece, appariranno sui vostri smartphone e/o tablet.
Oggi siamo orgogliosi di mostrarvi la copertina di AWM #00 realizzata magistralmente da Karolis Strautniekas secondo la sua personale visione del mondo Artwort. Sempre da oggi è attivo anche il pre-order del magazine che darà la possibilità di ricevere insieme alla rivista anche altro materiale firmato Artwort, sia perché il numero è in edizione limitata, sia perché a chi ci sostiene ad occhi chiusi è giusto dare qualcosa in più. Una forma di ringraziamento, seppur minimo, per il supporto.
Il progetto Artwort compie oggi un ulteriore passo avanti e diventa sempre più media di arte e cultura a 360°. Non più solo un sito aggiornato quotidianamente, ma anche una rivista in Realtà Aumentata, a cadenza semestrale, che uscirà in edizione cartacea nel suo primo numero a gennaio 2015.
Grazie a chi ha contribuito alla realizzazione di questo progetto:
a Tommaso per aver dato piena fiducia all’idea, seppure ancora difficile da concepire; alla porzione di redazione coinvolta nella stesura dei contenuti per la perseveranza e la costanza con le quali hanno affrontato le problematiche senza mai cedere allo sconforto; al resto della redazione che, non avendo preso parte al progetto, ha lavorato instancabilmente sul fronte virtuale per portare avanti questa finestra tutta bianca; alla pazientissima Valeria Cattolico per la traduzione integrale di tutti i testi e, soprattutto, grazie a Gianluigi Peccerillo che dal primo giorno ha creduto in me e nel progetto, mi ha preso per mano e mi ha accompagnato durante tutto il percorso.
Ma, in particolar modo, grazie a voi per permetterci di tenervi compagnia quotidianamente e raccontare il presente, e soprattutto il futuro, di un panorama sconfinato come quello dell’arte.
– Artwort –