La storia di Icaro è una delle prime storie che ti fanno imparare da bambino. Icaro, con le sue ali attaccate con la cera, malgrado le raccomandazioni, non seppe resistere alla voglia di andare oltre le proprie possibilità, volò così vicino al Sole che la cera delle sue ali si sciolse e lui cadde in mare.
La storia di Icaro è una delle prime storie che ti raccontano per farti imparare a dosare le forze quando stai andando oltre, è uno degli esempi migliori per farti capire che quando giochi con il fuoco ti scotti. Icaro è caduto per un evento accidentale. Ma se invece Icaro decidesse volutamente di cadere?
Immaginatevi nei panni di Icaro, ambientate la scena ad oggi, proprio come ha fatto Elisa Muliere, l’artista che ha dato vita al libro Icaro deve cadere.
Il suo libro prende come soggetto Icaro, ma soprattutto in relazione alla sua caduta, quella caduta che prima o poi tutti hanno bisogno di affrontare. Allora immaginate per un momento di cadere proprio come fece Icaro perdendo le ali, a cosa sarebbero rivolti i vostri pensieri nel momento della caduta?
Elisa Muliere, giovane artista, con alle spalle studi di pittura presso l’Accademia delle belle arti di Bologna, trascrive questa storia in immagini e parole. Poche parole, di impatto, e segni forti, quasi netti. Elisa fa parlare i colori, ascolta il dialogo che si crea tra questi e la carta, aspetta paziente che questi si plasmino insieme sotto i suoi occhi, e solo allora, quando il colore ha preso la sua giusta forma, lo sottolinea con un contorno nero, indelebile.
Attraverso la sua indagine, Elisa Muliere esplora il significato imprescindibile della caduta e comunica la sua analisi in un modo nuovo, completo. Il progetto infatti si compone di libro, stampa fine art e mostra, esposti per la prima volta a novembre presso la galleria Adiacenze di Bologna.
Icaro deve cadere è il primo libro della collana “L’Invention collective”, che mette in scena i modi femminili di vedere l’arte e l’illustrazione. L’Invention Collective nasce dall’idea della “GRRRz comic art book”, con una scelta ben ponderata: far sì che il libro sia da collezione, un’opera d’arte per l’utente che lo acquista, in un numero limitato di copie e con l’intervento diretto dell’artista su ogni copertina. Un progetto che vede finalmente l’opera d’arte così come deve essere concepita, e con tutto il rispetto che merita. Anche l’originale, come deciso dall’artista, non sarà disperso mettendo in vendita le singole tavole, ma proposto come unica opera d’arte ai collezionisti, come qualunque storia ben raccontata necessiti.