Come si può ricostruire la vita di una persona attraverso gli oggetti che ha lasciato? Felicia Honkasalo ci è riuscita con suo nonno.
Attrezzi per fondere il ferro, materiali rocciosi allo stato puro, microscopi e manuali da metallurgico: sono questi i significativi oggetti e documenti da cui è partita l’analisi fotografica intrapresa dall’artista finlandese.
Ventottene di Helsinki, la giovane fotografa si è laureata all’Università delle Arti in Fotografia ad Hons e dopo un master a Londra in Fine Art si è ristabilita ad Helsinki.
“I like to think of the work as a capsule of space and time like that of a cabinet of curiosities, where the disparate collected objects help one form a tactile experience of a lost world.”
Felicia ha creduto nel potere divulgativo celato nei freddi oggetti lasciati in eredità da suo nonno, un metallurgico che non ha mai conosciuto.
Nella serie fotografica “Grey Cobalt” l’artista, con scatti semplici ed essenziali, riesce a raccontare la storia di una vita.
Ma come si crea il metallo? La fusione della roccia con il ferro avviene in forni ad altissima temperatura. Il risultato è la formazione di una lega quasi indistruttibile. Nulla è casuale, e Felicia, documentandosi attraverso i lasciti di suo nonno, è riuscita ad appassionarsi talmente tanto a questo mestiere da farne la sua metafora per la vita.
L’ultima foto di Felicia ritrae un’automobile distrutta e abbandonata che riesce da sola a raccontare il lungo discorso sulla vita quasi annichilendolo.
I nostri amici di Phases ci consigliano questa serie così densa di emozioni da sentirla per un attimo un po’ nostra.
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