“La mente ama l’ignoto. Ama le immagini il cui significato è sconosciuto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto.”
René Magritte.
Con la serie fotografica Reality Rearranged, scattata tra il 2010 e il 2013, il fotografo Tommy Ingberg ha saputo distinguersi nel panorama artistico del nostro tempo.
La realtà riarrangiata secondo la mente geniale di Ingberg è fatta di scene oniriche ben poco comprensibili a prima vista.
Tantissimi i riferimenti artistici del fotografo: Henri Cartier-Bresson e Diane Arbus sono solo i più evidenti.
Attraverso la lente fotografica e la postproduzione digitale, Tommy Ingberg riesce a ricreare atmosfere che rimandano al surrealismo del primo ‘900.
Ogni foto, in bianco e nero, descrive un’unica e sola condizione umana e ha un senso ben preciso nonostante in essa siano presenti diversi simboli. Gli uomini sono i soggetti preferiti dal fotografo, che però ama oscurarne il volto non lasciando mai intravederne i segni distintivi.
Del suo lavoro, il fotografo afferma:
“For me, surrealism is about trying to explain something abstract like a feeling or a thought, expressing the subconscious with a picture. The Reality Rearranged series is my first try at describing reality trough surrealism. During the two and a half years I have worked on the series I have used my own inner life, thoughts and feelings as seeds to my pictures. In that sense the work is very personal, almost like a visual diary.”
Nato negli anni ’80 in Svezia, Tommy Ingberg lavora attualmente a Nykoping, un piccolo borgo nei pressi di Stoccolma. Il suo lavoro è stato apprezzato in tutto il mondo e premiato con gli International Photography Awards e i Sony World Photography Awards. Tuttavia il sogno di Tommy resta quello di poter creare immagini per un’associazione no-profit.