“In ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca”, affermava Hohn Muir.
Oggi Phases ci invita ad un viaggio nella natura con Roy Metha.
Roy Metha è un fotografo che vanta un curriculum di più di vent’anni di esperienza in questo campo. La sua poetica ha cercato di narrare e descrivere il mondo della natura nei suoi particolari e universi incontaminati.
La raccolta “Mushroom” è sintesi dell’intera poetica del Metha.
In un contesto come quello naturale, egli dedica totale attenzione ai funghi tanto da renderli protagonisti dell’intera raccolta.
L’approccio verso il mondo naturale è da sempre tratto distintivo della fotografia di Metha che nella sua evoluzione ha abbracciato una varietà di stili differenti risultando comunque sempre coerente.
È come se ponesse sui funghi una lente di ingrandimento e, successivamente, ne immortalasse tutti i particolari conferendogli una potenza e un’energia nuova.
L’intera raccolta sembra impostarsi su un altalenarsi di energia e docilità, aggressività e dolcezza.
La natura diviene scultura. Le nervature dei funghi, i colori e le sfumature sembrano prendere il sopravvento sull’intero ecosistema, imponendosi come artefici dell’intera armonia.
Gli scatti comunicano la potenza della natura e di queste forme di vita che si mostrano fragili, ma che sono in grado di rompere ogni barriera naturale e non. Simbolismo che evoca il corso tra bene e male, sapere e incognito. Metha colora questa esperienza e pone su questa lente di ingrandimento anche un filtro che è quello delle sue esperienze personali.
La gallery completa è su Phases magazine.