HPSHD, «la più stravagante, colossale e ‘rumorosa’ composizione musicale del ventesimo secolo», farà da protagonista alla quarta edizione del Live Arts Week, che si terrà a Bologna dal 21 al 26 aprile presso il MAMbo e l’ex Ospedale dei Bastardini, organizzata dall’associazione Xing.
La leggendaria opera di John Cage e Lejaren Hiller rappresenta efficacemente il dirompente slancio innovatore e sperimentale della sette giorni bolognese dedicata alle arti visivo-performativo-musico-digitali.
HPSHD trascina nel suo vortice sperimentatore secoli di cultura occidentale: da Mozart all’uomo sulla luna, dal clavicembalo ai nastri magnetici fino all’informatica.
La quantità degli eventi in programma e dei nomi coinvolti lascia presagire una forza travolgente simile a quella della composizione che ha fatto la storia della musica contemporanea.
Live Arts Week dà spazio ad atletiche esistenziali: non antepone l’arte agli artisti, espone a forme di sensibilità e idee, accoglie opere ibride e poliglotte, ospita singolarità umane, tessendo una sorta di contro-design della fruizione. Progettato come un’unica campata ed un’architettura inedita, raccorda e permette di attraversare tensioni estetiche e pratiche rappresentative del mondo contemporaneo.
Nel corso della settimana, HPSHD verrà trasformata in una complessa architettura sonora e visiva. La parte musicale sarà affidata ai musicisti Luciano Chessa, noto per la riproposizione dell’Intonarumori di Luigi Russolo, l’australiano Anthony Pateras e gli italiani Marco Dal Pane, Salvatore Panu e Valerio Tricoli. Musicista d’eccezione sarà Philip Corner, che partecipò alla prima esecuzione di HPSHD con John Cage.
La parte visiva sarà curata da artisti appartenenti alla nuova generazione di artisti multimediali, selezionati da Enrico Boccioletti e Daniele Gasparinetti: Seth Price, Ben Vickers/Holly White, Yuri Pattison, Carola Spadoni, Jennifer Chan, Jaakko Pallasvuo, Ogino Knauss, Riccardo Benassi, Andrea Magnani, Anne de Vries, Harm van Den Dorpel, David Horvitz, Andrew Norman Wilson, Martin Kohout, Roberto Fassone, Alessandro di Pietro, Ilja Karilampi, Auto Italia.
La lista degli artisti e dei progetti presentati è ancora lunga: l’installazione sonora Slot Machine Music for Four Drifters di Adrian Rew, Squame Mosaico di Francesco Cavaliere, la sound performance TOLE di Martin Kohout, le musiche dinamico-matematiche di Gàbor Làzàr, N.M.O., il progetto musicale nato dalla collaborazione tra Morten J. Olsen e Rubén Patiño, Concert for Signal Flares del trio VA AA LR.
Anche questa volta Xing riuscirà sicuramente a sorprenderci.