Terraforma è un festival che vuole istituire nuove possibilità di vita e cooperazione tra arte e natura, un festival ecologico unico nel suo genere, un organismo dinamico creato dalla volontà e creatività dell’uomo. Il nome Terraforma, rivela una complessità d’intenti e una consapevolezza artistica che ci spinge ad essere curiosi; l’etimologia del termine latino terraformae riporta alla creazione di un’atmosfera vivifica.
L’arte protagonista in questo caso è la musica, immanente e vibrante che si insinua tra gli spazi, che coabita i luoghi e crea immagini, che suscita più che una suggestione, portando alla creazione. Tale creazione è consentita dalla capacità di ascoltare, in condizioni nuove e silenziose, nel bosco, non solo la melodia ma anche ciò che ci circonda, la nostra essenza permanente sulla terra. Per tale motivo Terraforma ha una location inedita e suggestiva, il bosco di Villa Arconati alle porte di Milano, un luogo perfetto per innescare processi relazionali e creare sinergie. Gli alberi come diapason vibreranno dei suoni e delle nuove consapevolezze acquisite. La line up è composta da artisti che seguono lo stesso fragile fil rouge, la ricerca di una sospensione dal rush quotidiano verso l’educazione all’ascolto e un riposizionamento dell’uomo nelle sue frequenze naturali, il pulsare all’unisono del cuore come i flussi della terra.
Bisogna pensare Terraforma come un organismo indipendente e benefico, sostenibile dalla produzione al consumo, non solo propulsore di un’idea, ma esempio di collaborazione tra tutte le arti e l’ambiente. Infatti durante i tre giorni dell’evento si potrà assistere a workshop di sensibilizzazione e relazione, ammirare opere di artisti e artigiani perfettamente integrate nella natura e risonanti per la musica. Terraforma si svolgerà dal 12 al 14 Giugno 2015 e offrirà ai partecipanti la possibilità di sperimentare l’armonia dei sensi e l’impulso trascendentale della musica. Un festival di audiovisual, collaborazione, ricerca e soluzione, sostenibilità e biodiversità, appena fuori dalla città per i curiosi, gli estimatori, per chi ricerca la sincronia dei sensi, per chi ha la necessità di tornare alle origini senza essere sopraffatto.