Ogni mio presente è la mostra di David Casini allestita presso lo spazio TESCO di Faenza. Il progetto espositivo propone una selezione di lavori prodotti in periodi diversi del suo percorso artistico.
L’artista toscano realizza le sue opere con precisione artigianale, intervenendo sul materiale con tecniche quali la ceramica, il cucito, la scultura, il trompe l’oeil. Ciò nonostante, David Casini è ben distante da quel motivo stantio e abusato del “recupero della manualità”. La mano davvero sapiente è quella che crea ed elimina le tracce del proprio passaggio. Infatti le sue creazioni appaiono nitide e coese, come se si fossero autogenerate.
Nonostante l’eterogeneità degli elementi che le compongono, le opere sono strutturate secondo una architettura logica e coerente. E tra l’articolazione delle parti, scorre una sottile ironia, che rende i suoi lavori vivi e dinamici.
Tra le opere in mostra vi sono le sculture in ceramica, Untitled e Second dream, Sessantottomilametri con i solidi geometrici realizzati in carta, le misteriose composizioni naturali custodite in teche di vetro ed ottone di Montegonzi, le ibridazioni tra mondo animale e minerale di Tu non mi conosci.
Si tratta quindi di una retrospettiva? Il nome della mostra sembra suggerire di no. Con un titolo apparentemente paradossale, l’artista fa saltare la rigida organizzazione cronologica propria di una retrospettiva. Le opere di David Casini vanno osservate con uno sguardo curioso e attento ad ogni particolare, che non si appiattisca su una insignificante linea del tempo.
Ogni opera è la cristallizzazione di un momento preciso della sua sua ricerca estetica, di un presente che rivive e si riattualizza nell’interazione con le altre opere. Il cristallo, non a caso, è frequentemente evocato, utilizzato spesso come motivo intrusivo e destabilizzante.
Il cristallo è tagliente e spigoloso . Taglia, lacera e ferisce, ma è anche ciò attraverso cui la realtà assume un aspetto ammaliante e seducente, che mostra e amplifica le qualità nascoste della luce. Più che una retrospettiva, Ogni mio presente di David Casini è lo spettro della sua poetica originale, rifratta dal complesso delle sue opere.