“You can say so many things about the Soviet system that were bad, but in terms of public architecture it was generous.”
Questa la dichiarazione rilasciata dell’architetto Rem Koolhas al Guardian in occasione dell’inaugurazione del Garage Museum of Contemporary Art. Il problema è che gran parte di quell’architettura è andata ormai distrutta, così come quella che l’ha preceduta.
Archanoid, è l’app mobile creata dal sito russo Meduza con lo scopo di raccontare ciò che non esiste più. Strutturata come il più classico Breakout, dopo il primo colpo scopriamo che la palla ha in realtà la stessa funzione di una palla demolitrice di una gru e che ─ ad ogni mattoncino distrutto ─ corrisponde un edificio ormai demolito che viene descritto attraverso delle brevi informazioni.
Maggiori dettagli sono consultabili sull’enciclopedia di Archanoid che contiene immagini e storie di più di cento edifici.
Nel 2014 la Moscow Architecture Preservation Society denunciò come non ci fosse nessun’altra capitale europea che in tempo di pace avesse subito così tante devastazioni di una certa rilevanza storica in nome di una modernizzazione così cieca da non avere pietà neppure per la propria storia.
Sebbene infatti sviluppo e crescita richiedano in un certo qual modo alcuni sacrifici, a Mosca il tutto è attuato con una sproporzione tale da restare stupefatti.
Lo scorso anno il comune di Mosca ha indetto un referendum virtuale ─ rivolto ai propri cittadini ─ riguardante la demolizione della storica torre Shukhov ─ per importanza e bellezza paragonabile a quella parigina, seppur godente di diversa e più triste sorte. Il 91% si è opposto e la torre per ora è salva. Per tutti gli edifici che non ce l’hanno fatta, c’è invece Archanoid.