«Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare. E quando ho visto il mio demonio, l’ho sempre trovato serio, radicale, profondo, solenne: era lo spirito di gravità, grazie a lui tutte le cose cadono. Non con la collera, col riso si uccide. Orsù, uccidiamo lo spirito di gravità. Ho imparato ad andare: da quel momento mi lascio correre. Ho imparato a volare: da quel momento non voglio più essere urtato per smuovermi. Adesso sono lieve, adesso io volo, adesso vedo al di sotto di me, adesso è un dio a danzare, se io danzo».
– Friedrich Nietzsche, Così parlo Zarathustra.
Le parole della citazione con cui abbiamo aperto questo articolo che rispecchiano l’estro creativo del giovane artista Paolo Lupo, in arte Demian.
La sua personale, in esposizione dal 1 settembre 2015 alla Burning Giraffe Art Gallery di Torino mette in mostra una collezione di 15 grandi opere pittoriche tutte dotate di una propria personalità, espressione ed anima. Quindici tappe, ognuna portatrice della crescita interiore dell’artista, che si traducono in un attento e ponderato studio del colore. Si assiste ad un cambiamento rispetto alle prime opere – ben più definite e rigide – per giungere a figure molto più morbide e tendenti all’astrazione, ma dalla caratterizzazione tanto forte da esprimere e rappresentare pienamente i personaggi che prendono vita da quei colori.
Demian vive un passaggio di crescita attraverso le sue stesse opere; rivivono in lui i grandi artisti del passato filtrati dalla sua visione e dalle sue mani. Attraverso la pittura, principale forma espressiva utilizzata, Paolo Lupo fa sua una concezione filosofica molto elaborata, perenne fonte di ispirazione, tanto da concretizzarsi nel suo nome d’arte. Secondo le concezioni neoplatoniche, infatti, il demone è quella parte divina presente in ogni essere umano che infonde la propria coscienza morale elevando la mente, e di conseguenza, aprendola verso nuove ispirazioni artistiche. Demian vuole consegnare alle sue opere questo messaggio e far sì che i personaggi, con le loro pose eteree e le loro cromie, possano comunicarlo al mondo intero.