Sulle sponde del fiume Tago, a Lisbona, è ormai quasi ultimato l’ultimo edificio progettato da Aires Mateus & Associati per la compagnia portoghese EDP. Abituati all’abilità dei renderisti degli studi dello star-system, ci aspetteremmo un’opera che, nella concretezza del reale, sia qualitativamente inferiore al modello digitale. Invece, osservando le foto di cantiere dell’edificio polifunzionale, si è sorpresi nel notare come la leggerezza e la bellezza strutturale che lo caratterizzano siano di gran lunga superiori ai render preliminari.
Il complesso è dotato di un ampio piano basamentale sul quale si fronteggiano due elementi longitudinali che, dalla strada, appaiono come due torri che dominano l’argine del fiume. I due corpi abbracciano un’ampia piazza, un agorà, parzialmente coperta che genera un elegante crocevia dal quale accedere ad ogni ambiente e sevizio. I volumi sono vetrati ed ospitano gli uffici. Gli ambienti al di sotto del piano basamentale, rivestiti internamente in legno, sono adibiti a auditorium, sala mostre, caffetteria e sala polivalente.
Così come l’aspetto tettonico, anche le soluzioni tecniche inducono sentimenti chiasmici poichè elementi svettanti e basamento si legano con leggerezza e maestosità. La nuova sede EDP ha una pelle di finitura bianca, come consuetudine degli Aires Mateus, che ombreggia gli interni con la giustapposizione di piastre e lame di cemento rinforzato con fibra di vetro. La caratterizzazione data dall’alternarsi delle lamine bianche e parallele di cemento con il vetro permette una notevole permeabilità dell’edificio alla luce. In particolar modo nei sette piani dei corpi laterali in cui la trasparenza ed il chiarore sono decisamente maggiori.
Il piazzale nel piano basamentale è uno spazio astratto, parzialmente coperto dalle lame, quasi a voler ricreare l’idea del pergolato tanto caro alla tradizione architettonica mediterranea, di cui gli architetti portoghesi sono indiscussi eredi. Anche questa volta gli Aires Mateus sono riusciti a coniugare l’essenzialità di un corpo architettonico puro e prismatico, con la leggerezza trasmessa dal predominante colore bianco, armonizzato in modo perfetto con il respiro del cielo e l’umano tessuto urbano.