I lavori di costruzione sono iniziati!
Dopo aver trascorso 25 anni in un edificio di fronte a Checkpoint Charlie, il quotidiano di Berlino Taz trasferirà la sua sede un isolato più a sud.
La futura sede del quotidiano berlinese Taz progettata dal duo svizzero E2A, ospiterà al suo interno spazi per uffici, per riunioni e conferenze e, al piano terra, una hall destinata ad accogliere eventi culturali.
L’acquisto del nuovo lotto deriva dalla volontà di riunire sotto un unico tetto i 250 dipendenti.
La posizione dell’appezzamento all’interno dell’impianto urbanistico berlinese ha funzione di cerniera tra lo storico blocco di Berlino ed i solitari edifici del periodo IBA (L’Internationale Bauausstellung Berlin).
L’altezza dell’edificio riprende la linea di gronda del tessuto berlinese circostante ottenendo una volumetria semplice e concisa che rende più efficace il riammagliamento tra i due diversi tessuti urbani.
Il sistema strutturale della nuova sede Taz è un elogio al concetto di legame: volutamente è stato concepito come una rete che tenta di raggiungere la massima capacità di carico con il minor numero di elementi possibili, richiamando così l’idea e la struttura della torre radiofonica di Mosca “Shabolovka” di Vladimir G. Shukhov del primo ventennio del secolo scorso.
Guardando il primo caso storico in cui venne proposta l’applicazione del sistema reticolare ad un immobile d’abitazione con struttura a pan de fer ben visibile sulla facciata del la fabbrica cioccolatiera Menier a Noisel di Sauliner del 1871, è piacevole oltre che interessante notare l’evoluzione tecnica del sistema strutturale adottato.
La reticolare è una struttura in cui tutte le parti devono operare contemporaneamente, solo insieme possono raggiungere la stabilità. È un sistema senza gerarchia. L’aspetto architettonico della nuova casa per Taz diventa così contemporaneamente la struttura e l’emblema dell’organizzazione.
La struttura portante è costituita da controventi diagonali lungo la periferia dell’involucro e quindi non richiede alcun supporto aggiuntivo all’interno.
I piani larghi tredici metri, liberi da barriere, riproducono un’ atmosfera di comunità e collaborazione e sono in grado di rispondere in modo flessibile a una varietà di tipologie diverse di utilizzo.
Il vano scala disposto al centro della nuova sede Taz , per le sue considerevoli dimensioni e plasticità, è più che un semplice connettore tra piani. È un ulteriore simbolo, volutamente ricercato, per trasmettere l’idea del luogo libero da sistemi gerarchici: la generosa rampa di scale diventa l’area pedonale verticale della nuova “casa”. Le tappe intermedie tra le rampe della scalinata, quali grandi pianerottoli, sono luoghi di incontro e di scambi informali.
Qui la “casa” respira e promuove la comunicazione spontanea.
La nuova sede Taz degli E2A è un’opera magistrale; i nostri neuroni specchio ravvisano in essa degli ottimi presupposti di vivibilità e funzionalità, nel ricordo della struttura trabecolare delle ossa le cui lamine sostengono il tessuto midollare.
È l’architettura dell’uomo per l’uomo.