A Venezia, tra i Sestieri San Marco e Castello, avrà luogo dal 25 al 31 maggio From the City, progetto espositivo ideato dagli studenti curatori della scuola The School for Curatorial Studies Venice, nell’ambito del 23° corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee, percorso di formazione organizzato dalla galleria d’arte contemporanea A plus A Gallery di Venezia diretta da Aurora Fonda e Sandro Pignotti.
Il perimetro urbano interessato è situato nelle zone adiacenti l’arsenale e i giardini di Castello, sedi ufficiali della Biennale di Architettura che il 28 maggio inaugurerà la sua 15° edizione. In occasione della Mostra Internazionale Reporting from the front, From the city si appropria dei vicoli della città per darle una nuova veste.
La scena non è più ambientata tra le pareti di una galleria, ma si inserisce nel contesto più vasto delle calli veneziane rivelando dettagli nascosti e scorci dimenticati. Inevitabile è la partecipazione di un pubblico più ampio; artisti, curatori, critici ma anche turisti, studenti ed abitanti sono chiamati a scoprire o riscoprire la città. L’interazione è favorita dall’inserimento di una piattaforma presso la sede del PCI – Corte Nova, Castello 2061/A con lo scopo di distribuire le mappe dell’evento e di informare i visitatori sulle varie iniziative.
Una commistione di opere, idee, riflessioni, scambi culturali ed artistici che, dopo il successo del Rob Pruitt’s Flea Market, quest’anno entra in azione con artisti italiani ed internazionali come Elena Bellantoni, Paolo Brambilla, Bros, Federica di Carlo, Quiet Ensemble, Roberto Fassone, Serena Fineschi, Jukai, Sophie Ko, Kensuke Koike, Robert Montgomery, Matteo Nasini, Guido Nosari, Libia Castro & Ólafur Ólafsson, Emmanuele Panzarini, Marco Samorè, Sbagliato, Miriam Secco, Vincenzo Simone, Julian Soardi, Sebastiano Sofia, Jan Vormann.
La video e performing artist Elena Bellantoni propone un giro per il mondo attraverso un percorso di quattro proiezioni durante la rassegna di incontri Quatro Ciacole. Serena Fineschi porta a riflettere sul concetto di identità e appartenenza; l’artista tedesco Jan Vormann, autore del progetto itinerante Dispatchwork, utilizza mattoncini Lego per riparare crepe e fori delle mura della città. Il progetto di Marco Samorè prevede broccati stesi lungo la calle per riportare i visitatori indietro nel tempo. L’artista giapponese Kensuke Koike utilizza lo spioncino di una porta per introdurre ad un curioso mondo caleidoscopico. Daniele Nicolosi, in arte Bros, incentra il suo lavoro sul rapporto tra opera d’arte e contesto cittadino, facendo uso di alcune monete da un euro.
Si parte “dalla città” per valicare i suoi confini storico-artistici e rivendicare un’identità proiettata nel futuro. L’esperienza artistica diventa medium per stimolare interrogativi sul rapporto tra uomo e città contemporanea e sulla metamorfosi di una città radicata alle sue origini come Venezia in relazione al fenomeno parallelo dell’estensione globale. I temi, affrontati anche in una serie di dibattiti tra professionisti presso la sede della municipalità di Venezia, Murano e Burano, saranno racchiusi all’interno di un catalogo contenente i testi critici, le riproduzioni delle opere realizzate e le biografie di tutti gli artisti coinvolti nel progetto.
Recap:
FROM THE CITY
Sestieri San Marco e Castello, Venezia
dal 25 al 31 maggio