Roma è sicuramente una città complessa e complicata, soprattutto per gli architetti. Se poi proviamo a fare un’analisi generazionale la realtà forse potrebbe diventare impietosa, senza prospettive di miglioramento, sempre più arrugginita in macchinosi processi e visioni rassegnate. Oppure no, non può essere così. Ed è proprio da un sentore di questo tipo ma soprattutto da una necessità di tornare a confrontarsi sull’architettura e creare nuovi legami che nasce Generazione: call from Rome, una serie di lectures di giovani studi di architettura che si terranno alla Casa dell’Architettura dal 14 Ottobre al 16 Giugno 2017.
Potrebbe apparire contrastante il binomio di una location cosi istituzionale e la presenza di realtà ancora non definitivamente plasmate dal punto di vista professionale, ma invece questo rappresenta proprio il punto di partenza del dibattito: la nuova generazione, che sta subentrando alla precendente, ha il compito di invertire la rotta e intraprendere una controtendenza che miri a ricucire il discorso teorico e la dimensione di pensiero lasciata in sospeso forse per troppo tempo, interrogandosi anche sull’utilizzo dell’immagine e del disegno, intesi come mezzi di divulgazione dell’idea progettuale.
Particolarmente azzeccata risultava perciò la participazione di fala atelier alla conferenza di apertura di qualche mese fa. Il giovane studio di Porto, esponeva il proprio lavoro attraverso scelte non convenzionali o non certo da star system: i social come strumento di condivisione, una grafica ricercata, raffinata ma “fuori moda“, un ricerca naive che assorbe e fa confluire elementi artistici e culturali precisi con un linguaggio architettonico appartenente forse ad limbo storico, quello tra il modernismo e la nuova era. Come in un tentativo di ripartenza.
Al fluire di questa corrente si uniranno perciò altri dodici studi partecipanti, due per ogni appuntamento, proventi da alcuni capoluoghi italiani ed internazionali, sconnessi tra loro geograficamente, ma collegati da un fil rouge comune di pensiero, mescolato ad una radicale irrequietudine ed ambizione. Ed, in questo caso, anche da un progetto per un casa nella campagna romana, inteso come esercizio compositivo, che segnerà la conclusione di ogni intervento,
Si inizia venerdi 14 Ottobre con due studi di Milano, Fosbury Architecture e Parasite 2.0, vincitori di Yap Maxxi e si prosegue con un porgramma cosi delineato:
- 04.11.2016 Chapter 2: Maio & Point Supreme / Barcellona, Atene
- 24.02.2017 Chapter 3: Am3 & JBMN / Palermo, Parigi
- 07.04.2017 Chapter 4: Adam Nathaniel Furman & Something Fantastic / Londra, Berlino
- 12.05.2017 Chapter 5: False Mirror Office & War / Genova, Roma
- 16.06.2017 Chapter 6: Para Prjoject & Unulaunu / New York, Bucarest
I propositi perchè questo ciclo dinamico di dibattiti, curato da Jacopo Costanzo e modarato da diversi dottorandi delle Università Italiane, possa essere la genesi di ambiziosi propositi e pratiche valenti progettuali, sembrerebbero esserci. Per una volta qualcosa di nuovo si muove sulle sponde delle acque del Tevere.