In un’era in cui ci si divide tra chi mette in discussione l’utilità della carta stampata e chi dubita della permanenza dei testi digitali, l’artista di San Francisco Alexis Arnold dà la sua personale interpretazione alla questione esplorando la contrapposizione tra la materialità dei libri e il loro contenuto.
L’artista lascia crescere dei cristalli tra le pagine di vecchi volumi che cominciano a solidificarsi, mentre i cristalli ne rendono impossibile la lettura privando gradualmente il libro della propria funzione originaria e rendendolo un oggetto dallo scopo puramente estetico.
The books, frozen with crystal growth, have become artifacts or geologic specimens imbued with the history of time, use, and memory.