Frah Quintale è uno di quegli artisti che lascia volentieri gli strumenti musicali e la penna per partecipare in maniera attiva anche a tutte le altre attività artistiche che gravitano intorno alla sua musica. Infatti, oltre ad essere regista di alcuni suoi video, ha scelto le immagini per le copertine dei suoi singoli e ha collaborato alla realizzazione della cover di Regardez Moi, titolo suggestivo per un disco d’esordio che arriva dopo anni passati nei Fratelli Quintale, tour in giro per l’Italia, video con il testone da Frank, singoli e playlist.
Nella copertina di Regardez Moi la sagoma di Frahnk Quintale, come una radiografia, mette in mostra tutte le storie e gli elementi che plasmano te e la tua musica. Come a dirci che, in fondo, la tua musica è quello che sei e che ti dà sostanza. Com’è nata questa copertina?
Il concept della copertina di Regardez Moi è nato un po’ per caso: era un periodo in cui mi divertivo a creare dei collage su photoshop e, siccome non avevo ancora in programma di fare un disco, quell’immagine era composta da fotografie diverse rispetto alla cover finale.
Il risultato mi è sembrato molto raffinato e così ho tenuto da parte il progetto sapendo che avrei potuto giocarmi l’idea per un qualcosa di ufficiale. Quando abbiamo chiuso il disco e scelto il titolo, ho ricomposto il collage utilizzando materiale più inerente al contenuto delle tracce e ho dato il filo conduttore a tutto il booklet del cd.
Ho trovato estremamente interessante il fatto che tu abbia disegnato di tuo pugno le copertine delle prime 500 copie dell’album. Come ti è venuta questa idea?
L’idea delle copertine realizzate a mano, ci è venuta con l’ep 2004, in quel caso ho realizzato 100 copie a tiratura limitata su cartoncino slim.
Con Regardez Moi invece, volevamo fare qualcosa di meglio, così abbiamo stampato 500 booklet con copertina bianca e in un secondo momento li abbiamo racchiusi nel classico jewel case dei CD.
Le copie sono andate in sold-out nel giro di pochi giorni e mi ci è voluto circa un mese per disegnarli tutti, il risultato per me è incredibile perché parte da un progetto molto punk ma si presenta con un aspetto curato.
Ho letto sulla tua pagina Facebook la storia che c’è dietro al titolo: scritta sui muri che diventa icona, Regardez Moi è la sorella padana della più nota Bonjour Tristesse di Berlino. Quanto la street art influenza la tua vita da musicista? Quanto Brescia ti influenza o, meglio, ti ha influenzato, visto che ora vivi a Milano?
Direi che la caratteristica più vicina a quello che faccio in musica rispetto al mondo della street art è forse la ricerca di uno stile unico e personale. Ad un certo punto ho sentito l’esigenza di creare qualcosa di mio al 100% che non assomigliasse a niente e che mi contraddistinguesse dagli altri. Nei graffiti questo discorso è molto presente: la forma delle lettere è sempre una base di partenza, da lì poi ognuno crea il suo stile con caratteristiche particolari, dalle forme fino all’uso dei colori. Questo è quello che cerco di fare quando faccio musica.
Per quanto riguarda Brescia e Milano, ognuna è una parte fondamentale della mia crescita e sono stato influenzato da entrambe in diversi modi.
Copertina migliore di sempre?
Senza dubbio MM..food di MF Doom.