Nice to Meet You è una conversazione breve e informale, un botta e risposta che si pone l’obiettivo di conoscere la persona che si nasconde dietro il designer, l’artista o il fotografo, di indagare sul suo percorso, i suoi interessi e il suo processo creativo, per conoscerlo e, perché no, arrivare a comprendere meglio i suoi lavori.
Abbiamo incontrato Veronica Malatesta, illustratrice e fumettista abruzzese con base a Londra.
Nome
Veronica Malatesta
Occupazione
Illustratrice
Quanto è stato significativo il tuo percorso di studi per quello che fai oggi?
Gli studi mi hanno fornito strumenti che da sola avrei appreso in modo diverso e sicuramente con più lentezza. Però non sono certa al 100% che quello artistico sia un percorso obbligatorio per chi vuole fare questo tipo di mestiere. Se disegnare diventa l’esigenza di raccontare qualcosa, non vedo perché non si possa fare senza un diploma. Quello che ho capito dall’esperienza fatta fino ad adesso è che conta quello che sai fare nel concreto. Però ecco, da autodidatta forse si ha bisogno di un impegno maggiore per capire come muoversi in un mondo così complicato.
Tre cose che ti piacciono
Fare colazione, comprare libri, il dramma
Tre cose che non ti piacciono
I gruppi whatsapp, il nuoto, aspettare/far aspettare
Un illustratore/illustratrice che ti ispira e perché
Al momento guardo tanto Lorena Alvarez. Mi piace il disegno, i colori che usa, i personaggi che tira fuori. Sono sempre alla ricerca di autori che mi possano ispirare.
Raccontaci il tuo processo creativo.
Dipende, a volte ho delle immagini ben chiare nella testa che vengono fuori subito, altre volte impiego un sacco di tempo. Se sono in crisi faccio un giretto su Pinterest dove cerco immagini dalle quali prendere spunto. Se neanche quello funziona esco.
Il tuo ultimo lavoro?
Il mio ultimo lavoro è stato il calendario 2018 autoprodotto. È nato per caso ed è stato divertente, faticoso e inaspettatamente super apprezzato.
Il tuo prossimo lavoro?
Visti i risultati dell’ultimo progetto cercherò di concentrarmi più sull’autoproduzione. Intanto continuo le collaborazioni con studi, autori e commissioni private.
Il tuo mantra
Non ce l’ho, forse mi serve.
Un consiglio per chi vorrebbe diventare illustratore.
Fornirsi di pazienza, essere sinceri con quello che si fa e disegnare tantissimo.