“Niente di Interessante qui” è la serie di foto analogiche di Gianluca Morini.
Il giovane fotografo di Como racconta attraverso i suoi scatti il sentimento di frustrazione ma anche di nuova scoperta per i luoghi e i non-luoghi che abitiamo. Quelli che diamo per scontati, dispersi nelle lande di una provincia poco interessante agli occhi di molti.
“Non c’è niente di interessante qui” era la frase che forse mi ripetevo più spesso dopo essere tornato dal periodo all’estero, e che ho continuato a ripetermi anche per i primi anni in cui ho cominciato a fotografare
La sua ricerca fotografica muove i primi passi esplorando i paesaggi della sua regione, la Lombardia: tanto industrializzata e moderna, eppure tanto provinciale. Una riflessione sulla condizione umana e di come essa sia influenzata dall’era moderna.
L’interesse verso i soggetti posti al di fuori delle grandi città è ispirato dai lavori su grande formato di autori come Stephen Shore e Joel Sternfeld e dalla necessità di allontanarsi da casa e passare del tempo da soli, per osservare.
Le attività commerciali, le abitazioni, perfino i pali della luce, non solo definiscono come riarrangiamo lo spazio a nostra disposizione, ma anche il modo in cui ci rapportiamo sia con i nostri coetanei che con la natura, definendo così in un certo modo la nostra quotidianità culturale.
Tra i soggetti più ricorrenti, scattati con una reflex a pellicola, non mancano le insegne pubblicitarie che richiamano immediatamente a quel poetico mondo sospeso delle infinite Route californiane ma anche le sensuali architetture d’interni dal sapore retrò descritte dalla logica compositiva del color block tanto in voga negli anni ’80.
Lasciati ispirare da tutti i lavori di Gianluca Morini, puoi trovarli qui.