Coco Brun, art director e designer francese, ha fondato nel 2010 Forget Me Not una realtà imprenditoriale di grande successo che realizza arredamenti e articoli di moda prodotti e stampati dai migliori artigiani d’Europa. E proprio il connubio tra arte, artigianalità, creatività e innovazione è il fattore determinante per l’affermazione di Forget Me Not che si rivela un’attività produttiva votata alla valorizzazione della bellezza e del design. Abbiamo rivolto alcune domande a Coco per conoscere più approfonditamente la sua artisticità e scoprire i segreti del suo successo.

Coco, tu sei nata a Douarnenez, in Bretagna, e dopo cinque anni di studio in belle arti a Parigi inizi la tua carriera di successi e gratificazioni inizialmente come consulente di comunicazione per gli stilisti europei emergenti e per le case di alta moda. Sono anni intensi come illustratrice per Vogue, Elle, Vanity Fair, Interview, Nylon e Muse, inoltre hai partecipato a mostre e installazioni a Parigi, Los Angeles, Barcellona e Londra ed è proprio qui che hai concepito la nascita di Forget Me Not. Ce ne vuoi parlare?
Ho lavorato con molti designers in Francia, seguendo la loro comunicazione, lookbook e siti web, fondamentalmente lavorando attorno alla loro immagine. In seguito ho iniziato a disegnare e, quando avevo 25 anni, un amico che lavorava per una rivista mi chiese se potevo fare una o due illustrazioni per loro. Un altro amico, più tardi, mi ha suggerito di realizzare delle sciarpe, questo prima che diventassero un trend di moda. Praticamente Forget Me Not è iniziato così, soprattutto grazie al fatto che ora è più facile produrre attraverso la stampa. Attualmente ci sono numerosi marchi di sciarpe e quindi mi sto dedicando principalmente all’interior design ed alle installazioni.
Produco molto in Italia, il mio paese preferito, in una grande fabbrica che mi ha sostenuto in diversi progetti. Molti pezzi sono infatti realizzati a mano proprio in Italia, la stampa è davvero perfetta e credetemi quando dico che è davvero difficile trovare chi produce una stampa di alta qualità!
La tua creatività e l’ispirazione nascono anche dallo studio del passato. Sei sempre stata affascinata dalle figure delle donne del Bauhaus, grandi artiste tessitrici dalla più famosa Anni Fleischmann Albers a Gunta Stölzl, Otti Berger, Benita Koch-Otte. E proprio alla filosofia del Bauhaus si ispira oggi il tuo lavoro che vuole coniugare artigianato, beni di lusso, sperimentazione e produzione industriale. Ma fonte di ispirazione sono anche il Surrealismo, le immagini esoteriche, il collage, i motivi geometrici, gli animali e i riferimenti letterari. Ci illustri il tuo percorso creativo?
Adoro il lavoro di tutte le donne-artiste del Bauhaus che rimane una scuola, un’avanguardia sempre contemporanea e incredibilmente stimolante per la mia ricerca artistica. Il mio lavoro include molti riferimenti a quel periodo, io disegno tutto a mano, un pezzo dopo l’altro come si faceva in quegli anni che furono innovativi nel campo del design, dell’architettura e in tutte le arti. Successivamente eseguo la scansione dei disegni, una tecnica agevole che mi consente di cambiare facilmente il colore o la composizione e mescolare periodi ed estetiche differenti per raggiungere risultati ottimali. Ritengo sia un approccio davvero “bauhaus” questa scelta di accordare tecniche diverse e processi artigianali!
Affinités, la nuova collezione creata in collaborazione con la designer Aurelia Paoli di Beaboregard Studio e presentata a Milano Design Week 2019, comprende una vasta gamma di prodotti che spaziano dal design tessile a piastrelle di cemento, carta da parati, design in vetro colorato… Il vostro obiettivo è offrire il miglior tipo di design per ogni superficie adattando la stampa ad ogni superficie e materiale. Che sia stampato, cucito, ricamato, visualizzato digitalmente o inciso, dal 2D al 3D, dalla seta alla ceramica e dalla plastica agli sfondi. Come è nata la collaborazione con Aurelia e come procedete nelle varie fasi organizzative per la realizzazione di un progetto?
Quando inizi la tua nuova attività il bello è che, in realtà, non lavori mai da solo ma continui a costruire ed estendere la tua rete di conoscenze ampliandola con nuove amicizie, collaborando con persone che interagiscono con te portando nuove idee e proposte. Produrre una nuova collezione è un’attività molto impegnativa: le prime idee, i primi schizzi, le foto del prodotto, l’apertura di un nuovo pop up store… è necessario, anzi fondamentale, lavorare sempre in collaborazione con gli altri. Alcuni dei migliori amici che ho incontrato nel corso degli anni sono arrivati da situazioni lavorative che mi hanno permesso di conoscere persone creative che mi hanno ispirato. Sono sempre alla ricerca di nuovi modi di collaborare con gli altri a nuovi progetti, di coinvolgere nuove persone e proporre un’offerta migliore attraverso la collaborazione.
Quando ho incontrato Aurelia Paoli i nostri studi erano nella stessa strada a Parigi. Non avevo alcuna connessione con l’interior design e abbiamo iniziato a parlare, a confrontarci, a discutere. Rapidamente, con una sinergia naturale, ho avuto la fortuna di iniziare a collaborare con lei e insieme abbiamo ideato e prodotto la collezione Affinités che ora include una vasta gamma di prodotti: piastrelle in cemento, carta da parati, fodere per cuscini, plaid e design in vetro colorato. Questi prodotti possono essere personalizzati, ogni tessera è fatta a mano e permette di poter scegliere facilmente i vari colori da una ricca selezione di tonalità, con la possibilità di creare combinazioni di motivi davvero uniche.
Avete definito Affinités, vincitore del premio FD100 nel gennaio 2019 e invitato da Le Bon Marché – Rive gauche, pop-up store a Parigi a settembre, un collaborative manifesto dove avete unito le vostre specificità grafiche e seguite la linea guida di valorizzare la qualità, dalla cucitura manuale a sella ai prodotti su misura, rispetto alla replicabilità. Con queste parole definite la vostra filosofia:
“Affinités brings a unique touch to unique homes. Working together to tame patterns and sublimate materials, we bring together pieces that resonate because they are driven by a total freedom of inspiration. Nature and its geometry are glorified by a lush collection of shapes and visions that draw generously from Art Nouveau.”
Avete già in mente altri progetti insieme?
Sì, la collezione continuerà a crescere. Sto già lavorando per creare altri modelli e nuovi prodotti. Per questa estate, Le Bon Marché di Parigi ci ha selezionati per una residenza artistica ed è fantastico avere un pop-up corner da loro. Il tempismo è davvero perfetto! La selezione è curata da Laure Barbier e da Forget Me Not. Verrà realizzato un pop-up corner dal tema “atelier francese” e la collezione venderà, fino a settembre, nuovi articoli disponibili esclusivamente da Le Bon Marché, fabbricati in Francia e in Italia, esclusivamente con materiali di provenienza nazionale ed etica. Per questa prima edizione di Affinités come pop-up, abbiamo analizzato una miriade di materiali esaminando le loro particolarità per poi assemblarli realizzando pezzi dal design unico.
Affinités significa catturare l’essenza dell’artigianato, rimanendo fedele alla sua etica creativa di prodotti accuratamente fatti a mano, unita ad un mix stravagante di forte estetica Art-Deco e pop twist!
Forget Me Not ha iniziato la sua attività di progettazione e produzione con la creazione di una serie di foulards e le ultime produzioni, in vendita sul sito, hanno nomi affascinanti come Turquoise Parrot, Le Nil, Snake Corail, Blue Garden, Nude Flamingo, Falcon … Dal suo lancio nel 2010, FMN si è evoluta da azienda di design di marca alla promozione e supporto di stage points of sales, dedicated corners, pop-up stores e progetti nel settore dell’ospitalità.
Una crescita fantastica! Piani per il futuro?
Mi auguro che il prossimo passo sia un’installazione durante la Milan Design Week. In questo periodo sono completamente concentrata su questo importante appuntamnento per design addicted. Sono stata davvero felice di iniziare, nel 2010, con la stampa su tessuto e mi considero veramente fortunata ad essere stata selezionata da tanti fantastici stores come Colette e Maria Luisa, Barneys o Lane Crawford tra gli altri. Ho imparato molto dai miei acquirenti, che mi hanno sempre dato ottimi consigli, e ho incontrato grandi artigiani in Italia che mi hanno sempre incoraggiata, come Franco Ferrari e Antonio Ratti.
Oggi la mia attività credo possa essere considerata come un ponte tra artigianato, industria e beni di lusso. Mi sento costantemente interessata a creare legami tra la mia ricerca creativa e il mondo dell’industria.
Sperimentare sempre, in diversi campi, generi e materiali e collaborare, sempre, con tante persone.
Scopri di più sul sito di Forget Me Not o segui il progetto su Instagram.