Delicate sono le immagini di Sebastiano Del Gobbo che ci sussurra l’invito a perderci con lui, tra questi colori che paiono di fiaba ma sono di luoghi ed atmosfere reali. Un’impalpabile nebbia avvolge quei monti sibillini tanto amati dove camminiamo anche noi in una soffusa quiete di una struggente poesia.

“Sono nato e sono sempre vissuto nelle Marche. Credo che i miei luoghi mi abbiano trasmesso il piacere per le cose genuine e per una certa calma nell’affrontare la vita e a ritrarre le bellezze della natura e dei miei monti, gli onnipresenti Sibillini.”

Nella serie La mappa e il territorio le sfumature che mutano da un’immagine all’altra ci danno la percezione dello scorrere del tempo, metamorfosi e ritorni, nuovi giorni sempre uguali ma sempre insoliti grazie alla nebbia che a volte lascia intravedere monti ma forse laghi e poi colline ma forse dune. Vediamo quello che desideriamo vedere.

Mondi morbidi e incantati che solo gli omini di Jean-Michel Folon potrebbero abitare, sospesi nell’aria, evanescenti e poetici vivrebbero nelle immagini di Sebastiano come negli acquerelli dell’artista belga.
“Nelle trame indefinite delle nebbie, nei contorni sfumati degli alberi, nei profili incerti delle colline, nelle atmosfere senza tempo, offro allo spettatore attento un sussurro di infinito e di eterno, di qualcosa che va oltre la nostra percezione.”

E quella nebbia pare voglia nascondere ansie e regalarci tranquillità emotive e sensoriali, una nebbia che vela e svela emozioni e immagini da inventare.
Guarda tutti i lavori di Sebastiano Del Gobbo sul suo sito.