Telepath, il progetto di Michele Vittori che alterna sue immagini con materiale d’archivio, ci riporta nell’Italia degli anni ’60, il periodo del boom e delle trasformazioni radicali della società che portò il paese a divenire una potenza economica mondiale, facendo dimenticare gli anni bui del secondo dopoguerra.
In quegli anni fu inaugurata da Telespazio, nella piana del Fucino in Abruzzo, la prima stazione civile per le telecomunicazioni spaziali che rese possibile trasmettere, tra i tanti eventi internazionali, la diretta televisiva dello sbarco sulla luna facendo divenire il 20 luglio 1969 una data memorabile.
Michele Vittori, da sempre interessato al rapporto uomo – territorio, in Telepath pone l’attenzione sullo sviluppo tecnologico delle informazioni di massa sottolineando come l’Italia sia stato uno dei primi Paesi ad entrare nell’era digitale.
“Il 30 aprile del 1986, attraverso le antenne di telecomunicazione del Fucino e un progetto dell’Università di Pisa, è stato fatto il primo collegamento alla rete americana Arpanet, precursore di Internet.”
Le immagini d’archivio, alternate alle fotografie della piana del Fucino, esercitano un fascino particolare che sa d’antico. Quegli uomini, rinserrati in candide tute spaziali, paiono le statuine di un gioco intitolato “Apollo 11” e la realtà di quell’avvenimento si trasforma in un’irreale messa in scena.
Ma nulla è più immaginario di quello strabiliante e fatidico viaggio reale sulla Luna.
Guarda tutti i lavori di Michele Vittori sul suo sito o seguilo su Instagram.
