La designer Kajsa Willner, che ha fondato lo Studio Kajsa Willner a Malmö nel 2013, per il progetto Ashes to Ashes ha collaborato con la Stora Enso – azienda finno-svedese che produce cellulosa e carta a livello mondiale – per trasformare la cenere di biocarburanti residui del suo processo produttivo in una serie di piedistalli con forme che ricordano l’architettura romana.
“Quando si affrontano molte delle sfide odierne, credo che una chiave importante possa essere guardare indietro nella storia alla ricerca di soluzioni. A partire dalle piramidi egizie, fino ai templi greci e poi ai romani, che producevano cemento dalla cenere vulcanica, sono giunta alla ricerca contemporanea sui geopolimeri, spesso basati sulla cenere di carbone”
In un progetto organizzato dal Form/Design Center di Malmö è stato costituito un gruppo di designer e grandi aziende manifatturiere del sud della Svezia con il compito di sviluppare nuovi materiali sostenibili e applicazioni che sfruttassero i sottoprodotti delle aziende partecipanti. I risultati saranno presentati al Form/Design Center di questo gennaio 2021, nella mostra Metabolic Processes for Leftovers curata dal Kiosk Studio di Copenhagen.
Kajsa Willner e Olle Högberg, partner nel progetto, hanno sviluppato un materiale geopolimerico ottenuto dalle ceneri volatili di biocarburante fuso in forme massicce, come nella colonna romana realizzata.
In proporzioni ottimali, il cemento da geopolimero è più forte, più resistente agli ambienti ostili e con una minor impronta carbonica del cemento Portland, quello più diffuso. Il geopolimero è una struttura inorganica 3D prodotta da SiO2 amorfo e Al2SO3 a media temperatura – circa 100°C – in ambiente fortemente basico. Questi elementi sono presenti in forte concentrazione nelle ceneri volatili della combustione del carbone – la situazione più studiata – ma anche in minor quantità nelle ceneri volatili dei biocombustibili come quello prodotto da Stora Enso.
Guarda tutti i lavori di Kajsa Willner sul suo sito e su Instagram.