Andrea Mariconti è artista italiano nato nel 1978 a Lodi, le cui capacità artistiche seguono un’evoluzione tutta tesa verso la contemplazione silenziosa della natura e dell’uomo.
Mariconti segue un ripristino dei materiali ‘poveri’ ma immutabili, quali carta, pittura a olio, ceneri ed elementi appartenenti alla terra. Le sue opere sono bicromatiche, la ricerca dei chiariscuri rende i suoi quadri un’esplosione di ombre, le sue atmosfere sembrano immobili e nebbiose, spingono chi le guarda ad incuriosirsi. Mariconti è quindi mago dei contrasti, sapientemente riesce ad unire materiali la cui corposità si differenzia profondamente, in cerca di un fragile equilibrio che si sprigiona dai suoi quadri.
Elementi materici e grevi diventano portavoce del brumoso. Le tematiche della natura e dei volti possono apparire ridondanti, ma vengono affrontate ogni volta con un diverso slancio. Il fil rouge è l’immortalità dei paesaggi la fragilità dell’essere, la torsione dei corpi. La pennellata, la disposizione delle polveri, la scelta delle ombre, conferiscono al quadro una valenza quasi impressionista, che poi viene sostituita dalla sicurezza visiva di trovarsi innanzi ad un paesaggio o un volto.
Mariconti è sicuramente artista concreto della realtà, rappresentata da lui febbrilmente, come evanescente visione della nostra mente.