Thomas Lamadieu è un artista francese che cammina con il naso all’insù. Le sue fotografie sono finestre che si aprono su molteplici possibilità fantasiose. Egli immortala i frammenti di cielo racchiusi tra i palazzi e interpreta le forme seguendo la sua immaginazione.
Il suo scopo è quello di reinventare gli spazi urbani, rendendoli luoghi dove la mente possa sconfinare. La città è concepita come involucro vitale, ma anche stimolo per l’immaginazione. I palazzi così non offrono più impedimento allo sguardo, ma nuovi orizzonti. La sua opera non si ferma alla semplice fotografia, in un lavoro di postproduzione egli sfrutta i ritagli di cielo per delineare figure e profili inventati.
Quando si osservano le foto di Lamadieu sembra di essere catapultati in un mondo parallelo dove, le parti sono invertite, il cielo diventa il mondo che noi sbirciamo, mondo animato da uomini barbuti, donne e animali buffi che sembrano seguirci con lo sguardo.
L’artista tenta di distogliere la mente dal rush quotidiano e le solite strade, invitandoci a soffermarci su ciò che non è apparentemente visibile, ma che è frutto di quanto più naturale e spensierato: la fantasia.