La commistione tra rami diversi di quella che comunemente chiamiamo Arte può dare risultati meno scontati di quanto si immagini. Sebbene molti considerino la musica una specifica declinazione della macrocategoria Arte è molto raro trovarla nel luogo che convenzionalmente la ospita: il museo.
Il progetto Hand Signed, realizzato da OOH-sounds, Node Festival e Musicus Concentus, è pensato proprio in questo senso: sonorizzare gli affascinanti spazi della Sala Vanni.
Come fare a rendere visibile un qualcosa di astratto come una composizione musicale? Provando a darle corpo, forma e volume attraverso gli spazi e gli affreschi della Sala, creando cioè un gioco di forze per cui il visitatore fatichi a distinguere l’aspetto uditivo da quello visivo. Creando, per essere ancora più precisi, quella commistione non affatto scontata che si diceva all’inizio e per questo speciale.
Per far sì che ciò avvenga è stata riversata una cura particolare all’illuminazione, grazie al sostegno di Red Lighting, innovativa azienda italiana all’avanguardia nelle tecnologie di alimentazione e gestione wireless delle luci. Gli artisti coinvolti, da Beatrice Dillon a Bill Kougalis, sono tutti accomunati da un approccio organico alla musica di ricerca, da un forte spirito di improvvisazione e dalla manipolazione analogica del suono.
La comunicazione è stata realizzata partendo dai disegni tratti dalla serie One Thousand Nine Hundred Sixty Five Pricks di Marco Mazzoni. Si parte giorno 30 gennaio con Masayoshi Fujita.
Noi di Artwort siamo ben lieti di supportare questo progetto e di lenire la vostra curiosità mostrandovi i disegni dell’artista visivo, nonché membro fondatore di Kinkaleri, da cui, come detto, l’artwork è stato realizzato.
Di seguito il calendario completo:
30 gennaio – Masayoshi Fujita
19 febbraio – Oliver Coates
18 marzo – Bill Kouligas
9 aprile – Nicola Ratti / Kassel Jaeger
29 aprile – Beatrice Dillon
20 maggio – Philip Jeck