Live Arts Week, il festival dedicato alle arti live e performative, organizzato da Xing a Bologna, è giunto alla sua quinta edizione. Come ogni anno, Live Art Week presenta un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all’esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, con un programma-palinsesto di opere dal vivo, presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale. Questa quinta edizione è una meditazione sui segni, al crepuscolo della significazione. Disegnando traiettorie enigmatiche e rebus, il festival getta una strana luce sui fenomeni del mondo. E’ una collezione di feste e cerimoniali, di cicli che si aprono e che si chiudono. In questo ampio grado di interpolazione, nella distanza tra linguaggio ed esperienza, sarà lo spettatore a costituire la cerniera: come un pendolo che oscilla, tracciando la rotta tra le due sponde chimeriche di natura e cultura. Gianni Peng, nome che accompagna il festival nella sua crescita biologica, sta ad indicare il momento di queste transizioni. E’ un fenomeno, non una persona: un nuovo soggetto identitario, improbabile ma reale, da trattare come un concetto astratto.
Live Arts Week 2016 si apre con un prologo, la prima esecuzione assoluta di Natten, la nuova opera performativa di Mårten Spångberg, risultato dell’evoluzione del percorso estetico e teorico iniziato con La Substance. Nel corso della settimana, due progetti affiancheranno il palinsesto giornaliero. Spectacles, di Sara Manente, coreografa e ricercatrice italo-belga, si interroga sui limiti del linguaggio nei confronti di un’esperienza estetica. Il progetto di ricerca dal vivo documenta le reazioni e le esperienze di spettatori e artisti nel corso della settimana, grazie a un set di riprese che è un invito a creare e ricreare: come un loop che ci riporta costantemente al presente. Ø è la serie di opere prodotte dal compositore norvegese Trond Reinholdtsen nella sua abitazione, situata in un remoto villaggio del nord, e trasformata in una Bayreuth in miniatura. In occasione di Live Arts Week Reinholdtsen rievocherà questa singolare esperienza proiettando 7 film, presentati quotidianamente a mezzanotte, in un nuovo scenario creato per gli spazi di MAMbo. Nel ciclo di Ø, gradualmente, episodio dopo episodio, la casa/teatro si è trasformata in una grandiosa scenografia, una labirintica installazione dove poter seguire un’enigmatica traiettoria e gli esperimenti di arte e politica di questo guerrigliero della teoria estetica che ha scelto di vivere in apparente totale isolamento dal Sistema.
Il programma di eventi live che si svolgeranno nel corso della sette giorni è ricchissimo e si aprirà con Edelweiss, enigmatico quartetto della danzatrice e coreografa Alix Eynaudi.
SexGodSex è la performance sonora del sound artist giapponese Minoru Sato. Come emersi da una fantasia entomologica, gli strumenti musicali inventati ed utilizzati da Minoru Sato producono un ossessivo ciclo percussivo che evoca un disperante e cieco richiamo d’amore, e si sublima nell’armoniosa risonanza nata dall’interazione tra vibrazione meccanica e feedback elettroacustico. Sperimentando nuovi formati sulla linea di confine fra arti figurative, performative e cinematografiche, L’invincibile – Qual’è il suono di una mano sola che applaude? inaugura il ciclo di azioni che ZAPRUDER filmmakersgroup dedica alla figura di Ercole. L’Invincibile introduce gli elementi che costellano l’esistenza dell’eroe: sempre alle prese con un mostro primordiale o una terribile fiera da domare. Leif Elggren, artista svedese che si muove su territori sonori e visivi, elaborando impulsi onirici e sottili assurdità, porta a Bologna Swedenborg’s Organ, sound performance ‘illustrata’ dedicata alla figura del filosofo, scienziato e mistico svedese del XIX secolo Emanuel Swedenborg. Nelle sua residenza estiva a Stoccolma, Leif Elggren ha registrato i suoni di un organo verticale, probabilmente appartenuto al filosofo, e i rumori dell’ambiente che lo ospitava. Dopo Documenta 13 a Kassel, Live Arts Week presenta per la prima volta in Italia il trittico di Florian Hecker costituito dalle tre opere sonore Chimerization, Modulator e Synthetic Hinge. L’artista tedesco lavora sul suono di sintesi, realizzando performance, installazioni e pubblicazioni che affrontano gli sviluppi della storia della composizione modernista. Hecker utilizza il termine ‘chimerizzazione’ per indicare un nuovo e rivoluzionario approccio compositivo, cercando di fondare su nuove basi l’esperienza e l’oggetto della pratica musicale.
iFeel3 è la nuova creazione del coreografo Marco Berrettini, artista temerario e non sottomesso a norme e convenzioni, promulgatore di una danza per tutti e contro lo spettacolarmente corretto. Ispirato al libro Atlas shrugged della narratrice e filosofa russo-americana Ayn Rand, iFeel3 è la storia di una pop band, i Summer Music, che firmano questo loro secondo musical, accompagnando la coreografia con canzoni sullo stato del mondo che riecheggiano le parole di Noam Chomsky o Abby Martin. A Mente Certa è il nuovo live audio visuale del duo portoghese Tropa Macaca, attivo nel campo della musica elettronica da un decennio, dedicato al ruolo della seduzione come parte ineliminabile dell’arte e della vita. Live Arts Week V chiude con Negus – Celebration, una festa cerimoniale in più atti, che segna la conclusione di un percorso che ha visto Invernomuto impegnato per diverso tempo: Negus.
Recap:
Live Arts Week
Mambo – Bologna
19 – 23 Aprile