A volte, per strani effetti solari, i nomi si rincorrono e si uniscono in un mix perfetto di rimandi mnemonici, poetici e sensitivi.
Il duo Quiet Ensemble ha creato un sole artificiale che illumina un Salone degli Incanti. Entriamo, inesorabilmente, in un tempo “altro”, un tempo straniante dove tutto può avvenire alla luce di un sole artificiale che gioca con gli spazi, illumina muri che si inseguono e finestre che mutano forme dilatandosi in un girotondo di bagliori e riflessi.
SOLE from Quiet ensemble on Vimeo.
Artefici dell’incanto sono Fabio Di Salvo, sperimentatore di opere video interattive tramite moderni software di manipolazione audiovideo, e Bernardo Vercelli, light designer laureato in scenografia teatrale in Norvegia, che hanno fondato nel 2009 Quiet Ensemble, il duo artistico di cui vi abbiamo già parlato.
“Abbiamo ricreato un sole artificiale che sorge, tramonta si moltiplica, cambia velocità e si eclissa in un’alba stroboscopica all’esterno e all’interno del Salone degli Incanti di Trieste… Il pubblico attraversa un luogo senza tempo, dove il tempo è diverso, dove alba e tramonto si incontrano, i soli sono molteplici…”
Un video–mapping a 360 gradi che, grazie all’utilizzo di 49 videoproiettori, simula il movimento del sole intorno e all’interno della hall del Salone degli Incanti di Trieste.
Una tecnica raffinata per creare un finto sole che imita il sole vero in un continuo gioco di equilibri tra verità e finzione dove le tracce dell’uno si confondono con quelle dell’altro e il finto, incredibilmente, si rivela più vero del vero, perché a suo favore gioca il tempo.
Un tempo condensato, concentrato in minuti che valgono ore, un tempo significativo dei nostri tempi, una trama di luce del nostro stare al mondo, il riepilogo di un giorno di vita del sole vero in un tempo sintetizzato del sole finto.
E poi quella musica notturna che segue le ombre di un Sole che si avvicina alla notte, quella musica sincopata, che ritorna indietro e riparte, per ritornare indietro e ripartire come la puntina di un giradischi su un disco graffiato. Quel tempo sonoro abbreviato, smorzato, che pare escludere il futuro rifugiandosi in suoni ripetuti del passato.
Fuggevoli, solari e notturne sono le immagini di quel Sole ricreato ad arte dai Quiet Ensemble dove tutto è stato progettato, studiato e analizzato con una tecnica perfettamente occultata per lasciarci vivere l’illusione di essere gli artefici e gli spettatori di un fatto sorprendente: la cattura di un sole che non è ciò che appare in cielo ma un altro sole, che vogliamo far passare per vero.
Guarda tutti i lavori dei Quiet Ensemble sul loro sito e su Instagram.